Vinca il peggiore by Enrico Franceschini

autore:Enrico Franceschini
La lingua: ita
Format: epub
editore: 66THAND2ND
pubblicato: 2017-07-10T16:00:00+00:00

Primo tempo

«Georgetown e Villanova si sono incontrate due volte quest’anno: in entrambe le occasioni Villanova era in testa alla fine del primo tempo, ma alla fine ha sempre vinto Georgetown, anche se di poco» dice il primo telecronista della Cbs. «Sì, ma non eravamo in finale, non c’era il titolo in palio, sono due squadre più equilibrate di quanto sembra… anche se Georgetown è più forte sotto ogni punto di vista, non c’è dubbio che sia la favorita, ed è molto probabile che bisserà il titolo dell’anno scorso» gli fa eco il secondo telecronista. Sono in due anche loro, ma non uno contro l’altro: commentano insieme la partita. Oltre ventitremila persone la guardano dagli spalti della Rupp Arena. Milioni di appassionati la seguono in tv nelle case di tutta l’America. E nei bar di tutta l’America, incluso il Red Blazer, tra Ottantottesima e Terza, dove io li ascolto col naso in su, gli occhi al televisore, la mano sul bicchiere di birra, stretto fra altri clienti, qualcuno tifoso quanto me, qualcun altro di passaggio, altri ancora più interessati alla musica che arriva dal fondo del locale, mentre la barista distribuisce drink con ghiaccio e caldi sorrisi. Ah, se solo fosse più carina!

Via! Si parte. Georgetown in maglia bianca, Villanova in maglia blu scuro. L’arbitro lancia la palla in aria al centro del campo, la torre Ewing – il campione di Georgetown – vola in alto sicuro di smanacciarla verso i suoi, ma incredibilmente Pinckney, pivot di Villanova, che gli rende sette centimetri in altezza, arriva più su e la spinge verso i compagni, che però non la acchiappano. La sfera finisce fuori. Almeno a me così è sembrato, invece per l’arbitro è stato Ewing o un altro giocatore di Georgetown a toccarla per ultimo, e assegna la rimessa laterale a Villanova. Un errore arbitrale a favore degli outsider al primo secondo di gioco? Che sia un presagio positivo? Mah. Tracanno un sorso di birra, vediamo che succede.

Villanova rimette la palla in gioco, il suo playmaker Gary McLain comincia a condurre una danza che sarà lunga e lenta, se le istruzioni di coach Massimino verranno rispettate. McLain finta, cambia direzione, accelera, poi si ferma, e tra due avversari riesce a passarla a Pressley, che gira subito nell’angolo a Wilbur. Ma Wilbur si fa sfuggire la palla, chiuso dai difensori di Georgetown che sembrano essersi moltiplicati – vorrei contarli, questi non sono cinque, devono essere almeno dieci per come tappano ogni buco –, e già gli Hoyas sono ripartiti in contropiede a tutto gas. Villanova commette fallo per fermarli. La rimessa in campo è immediata: mentre Villanova gioca al rallentatore, Georgetown vola. Ma vola troppo: tiro da fuori, la palla sbatte sul ferro, rimbalzo di Villanova. A me pare che, per prendere la palla, i Wildcats commettano di nuovo fallo, ma l’arbitro lascia correre, anzi no, fischia addirittura un fallo di sfondamento, un fallo offensivo, contro Georgetown: un altro errore favorevole alla Cenerentola? Sarà un altro presagio?

Si riparte dal fondo, Georgetown pressa a tutto campo.

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